“Grazie ad un’ulteriore detrazione dal 4,7 al 4,4 per mille dell’aliquota Ici per l’abitazione principale nel 2008, in due anni abbiamo ridotto la tassa sulla prima casa dal 5 al 4,4 per mille. Pertanto i milanesi risparmieranno complessivamente, tra il 2007 e il 2008, 17 milioni di euro”. Così il vice Sindaco Riccardo De Corato ha replicato in Consiglio comunale sulla delibera Ici per l’anno 2008.
“Nel 2007 – ha ricordato il vice Sindaco – abbiamo ridotto l’aliquota sull’abitazione principale dal 5 al 4,7 per mille con un risparmio per i milanesi di circa 9 milioni di euro. Nel 2008 avremo un’ulteriore riduzione, dal 4,7 al 4,4 per mille, con un ulteriore risparmio di 8 milioni di euro. Si tratta complessivamente di 17 milioni di euro risparmiati dai milanesi tra il 2007 e il 2008. Una manovra che non comporterà tagli ai servizi e che è di grande rilievo in virtù del fatto che Milano, unico grande Comune, continua a non applicare l’addizionale Irpef”.
Un magazine nuovo di zecca per documentare tutto cio’ che si muove intorno al Real Estate. ‘L’Agente Immobiliare’, storica testata legata alla Fiaip (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali), torna con cadenza bimestrale e con un taglio dinamico e prettamente giornalistico per affrontare gli argomenti di maggiore attualità sul tema ‘casa’ dal punto di vista di chi della ‘casa’ ha fatto una professione.
Continuano a crescere i tassi di interesse sui mutui concessi alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, dal Bollettino mensile dell’Abi si rileva che il tasso medio nel mese di ottobre si è attestato sull 5,71%, nuovo massimo degli ultimi cinque anni, mentre a settembre era pari al 5,63%, e nell’ottobre del 2006 i tassi erano ancora fermi al 4,74%. Il minimo storico è stato raggiunto a luglio del 2003 con il 3,58%. Inoltre, a ottobre il tasso annuo di crescita dei prestiti è stato pari al 10,5% contro il 10,4% di settembre e il 10,8% di ottobre 2006. Le consistenze totali hanno toccato quota 1.413,5 miliardi di euro, con un flusso positivo per 133 miliardi rispetto a 12 mesi prima.
Risoluzione n. 365/E del 12 dicembre 2007. E’ da intendersi riferito a ciascun fabbricato il tetto di 60mila euro alla detrazione anche se catastalmente le diverse palazzine appartengono alla stessa “particella”
(regioni.it) Le Regioni esprimono sulla Finanziaria un giudizio ”complessivamente positivo”. E’ stata buona l’attenzione da parte del Governo. Sono stati quindi raggiunti risultati concreti. Lo ha spiegato il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani: ”abbiamo raggiunto risultati importanti che riguardano le risorse sulla casa, la non autosufficienza, la sanita’, il patto di stabilita’ interno e il trasporto pubblico locale. Il giudizio e’ dunque positivo – ha concluso Errani – e le relazioni con l’esecutivo sono state intense e con una importante capacita’ d’ascolto da parte del governo”.
“Assicurare un flusso costante e garantito di risorse per almeno cinque anni per concorrere al finanziamento dei piani abitativi elaborati e cofinanziati dai Comuni e dalle Regioni’’. E’ quanto chiede Claudio Minelli, Responsabile per le politiche abitative dell’ANCI in un appello rivolto al Presidente del Consiglio Prodi e ai Ministri Di Pietro, Ferrero, Melandri, Bindi affinche’non si corra il rischio di perdere i 550 milioni di Euro per l’emergenza casa.
Nell’ultimo Rapporto sul Mercato Immobiliare di Nomisma si legge che negli ultimi trenta anni, con il conseguimento di un maggior benessere, la condizione abitativa degli italiani è migliorata nettamente: sono migliorati gli standard dati dal numero di stanze per abitante, dalla dimensione media degli appartamenti, dalle dotazioni di impianti e servizi e dalla riduzione dei fenomeni di coabitazione. In questo lasso di tempo la percentuale di italiani che vive in una casa in affitto è passata da oltre il 40% al 18,8%. Oggi il 72% delle famiglie è quindi proprietaria dell’abitazione in cui vive o ne dispone gratuitamente. Si può stimare perciò che il numero delle famiglie che abita in una casa locata (o il numero delle case locate, che è lo stesso) ammonti a circa 4,3 milioni, a fronte di poco meno di 7 milioni di trenta anni fa. La diminuzione delle abitazioni locate è stata determinata da una serie di fattori, tra i quali un ruolo non certamente marginale è stato giocato dalla normativa sugli affitti, che ha scoraggiato l’investimento da parte degli operatori privati ed istituzionali e dalle politiche a favore della dismissione del patrimonio degli enti e delle istituzioni, un tempo protagonisti del mercato dell’affitto.
Secondo quanto riscontrato dal Rapporto sul Mercato Immobiliare, presentato da Nomisma a fine novembre, dopo nove anni di crescita ininterrotta calano le compravendite; infatti, il 2007 si chiuderà con una flessione media di almeno il 3,3%, ma con punte ben superiori al 10% nei grandi centri. Inoltre, si sono innalzati i tempi medi di vendita e lo sconto praticato rispetto al prezzo richiesto. Tuttavia, i prezzi delle case continuano a tenere con una crescita sull’intero 2007 del 5,1%, anche se gli incrementi sono sempre più contenuti. Infine, diminuisce la quota di famiglie che preferisce l’immobiliare rispetto ad altre forme di investimento. Per quanto riguarda il 2008 ci dovrebbe essere un’ulteriore contrazione delle transazioni che dovrebbero tornare sotto le 800 mila unità, mentre per i prezzi ci dovrebbe essere una crescita del 2,5-3%, ma non si possono escludere flessioni maggiori nelle grandi aree.
E’ disponibile sul sito internet dell’Agenzia del Territorio (