Seminario Anammi / Ispesl. Condominio più sicuro grazie agli amministratori

 In un seminario organizzato dall’ ANAMMI, l’ Ispesl ha approfondito i punti essenziali del Testo Unico della Sicurezza, sottolineando l’ importanza del ruolo dei professionisti per quanto riguarda la valutazione rischi e l’ informazione ai lavoratori.

Il condominio è da considerarsi un luogo di lavoro, alla stessa stregua di
un’ azienda, per questo l’ amministratore deve valutare tutti i rischi di chi si
trova ad operarvi. È questa la conclusione del seminario, organizzato nei giorni scorsi dall’ ANAMMI in collaborazione con l’ Ispesl, e dedicato all’ attuazione del Testo Unico sulla Sicurezza (D.lgs 81 del 2008) in ambito condominiale.

A chiarire la filosofia e i contenuti del provvedimento sulla salute nei luoghi di lavoro, alla luce della giurisprudenza, è stato Carlo Vito Magli, direttore dell’ Ufficio Affari Legali dell’ Istituto Superiore di Prevenzione e Sicurezza del Lavoro. In particolare, durante il seminario è stata ribadita la posizione di garanzia che l’ amministratore assume nell’ adempiere le prescrizioni in materia di sicurezza dei condomini e dei terzi che eventualmente entrino in contatto con l’ edificio condominale.

In tale ambito, diventa centrale l’ elaborazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), vale a dire il documento nel quale viene formalizzata l’ analisi dei rischi effettivi per chi lavora negli spazi condominiali (portieri e operatori affini, come i custodi, i giardinieri, personale preposto alla vigilanza di piscina o campi sportivi).

Evento. NOI SIAMO QUI – inCONTEMPORANEA 2009 Numero Tre

 NOI SIAMO QUI
8 – 9 – 10 maggio 2009
10.30 – 20.30) – ingresso libero
Progetto promosso dalla Provincia di Milano
in collaborazione con Triennale di Milano
a cura di Gabi Scardi
Triennale di Milano
Viale Alemagna 6
Milano

Si terrà da venerdì 8 a domenica 10 maggio 2009 alla Triennale di Milano, NOI SIAMO QUI inCONTEMPORANEA 2009 – Numero Tre, quarta edizione di inCONTEMPORANEA la rete dell’ arte, progetto pluriennale promosso dalla Provincia di Milano, a cura di Gabi Scardi. Le precedenti edizioni – Numero Zero (2006), Numero Uno (2007) e Numero Due (2008) – hanno incontrato crescente consenso da parte del pubblico e degli operatori.

NOI SIAMO QUI, realizzato in collaborazione con la Triennale di Milano, riunisce per tre giorni in un unico luogo e ad ingresso libero, i progetti delle Associazioni non profit facenti parte della rete, che si occupano di arte e di sperimentazione nel campo della cultura visiva contemporanea.

Sono 12 le Associazioni che partecipano a NOI SIAMO QUI: aMAZElab, AR.RI.VI, Assab One, Careof, Connecting Cultures, FreeUndo, Isola Art Center, O’, Reporting System, Viafarini, Wurmkos, cui si affianca Uovo.

NOI SIAMO QUI è espressione di una Milano attiva e propositiva che conosce e si vuole far conoscere. Contribuirà a svelare la Milano sotterranea, farà ascoltare la voce elettrica della città, presenterà tramite gli artisti e gli stessi abitanti le realtà di quartieri o zone diverse come l’ Isola, il Parco Sud, Via Padova, Città Studi o il quartiere comunemente denominato Chinatown.

Attraverso le proposte delle Associazioni il pubblico potrà scoprire i Giardini Mobili di aMAZElab, progetto ideato ad hoc per l’ evento di Lois & Franziska Weinberger, grazie ad AR.RI.VI potrà osservare Città studi dall’ alto e dal basso e renderci conto dei suoi scontri fra ecomostri e cittadini.

News. Acqua Ambiente realizza il primo impianto di prima pioggia in Italia con il sistema Nidaplast

 Per la prima volta in Italia, Acqua Ambiente (Gruppo Saint Dizier), società di Bellusco (MI) specializzata nella raccolta, gestione e trattamento delle acque di pioggia, ha realizzato un impianto di prima pioggia utilizzando la tecnologia Nidaplast, largamente diffusa ed impiegata in Inghilterra, Germania e Francia.

Nel 2008, la società immobiliare Progetto REM si è trovata a dover progettare ed installare un impianto di separazione delle acque di prima pioggia di 140 m3 di capacità per il nuovo centro commerciale Verola Center di Verolanuova (BS), che si estende su una superficie di 28.000 mq. Il Verola Center, il cui progetto strutturale è stato curato dallo Studio Ing. Castelvedere, ospiterà un ipermercato Bennet e la sua apertura è prevista nell’ estate 2009.

I rilievi geologici hanno evidenziato nel sottosuolo dell’ area scelta per l’ installazione dell’ impianto una falda idrica ad appena 3,24 metri di profondità. L’ utilizzo di bacini di stoccaggi tradizionali in calcestruzzo, da costruire in loco o prefabbricati, avrebbe quindi richiesto consistenti interventi mirati ad abbassare il livello della falda comportando di conseguenza, oltre a possibili problemi tecnici, costi aggiuntivi ed allungamento dei tempi di consegna.

La società Acqua Ambiente, consultata dalla Progetto REM, ha proposto una soluzione alternativa basata sulla tecnologia NIDAPLAST, con blocchi alveolari modulari in polipropilene avvolti in una geomembrana in bitume elastomero Teranap TP di grandi dimensioni prodotta dalla società Siplast – Icopal.

Rispetto ai particolari vincoli del cantiere di Verolanuova, la soluzione proposta da Acqua Ambiente presentava il vantaggio principale di poter essere installata senza intervenire per abbassare il livello della falda. Alti appena 52 cm, i blocchi NIDAPLAS hanno infatti potuto essere collocati senza particolari problemi nonostante la condotta di adduzione dell’ acqua fosse posta a 2,62 m di profondità.

Il cohousing, un nuovo concetto dell’ abitare

 È uno stile di abitazione collaborativo per superare l’ emarginazione dell’ individuo nel quartiere, in cui nessun conosce bene il suo vicino e dove non si trova nessun senso di socialità.
Il cohousing è un concetto di abitare nuovo nel nostro Paese, ma già ampiamente diffuso negli Stati Uniti e nel centro – nord Europa (Olanda, Regno Unito e soprattutto in Danimarca, dove nasce intorno agli anni ’60).

Il cohousing consiste in una scelta preventiva e comune, da parte dei potenziali acquirenti, delle caratteristiche intrinseche ed estrinseche ideali di una casa, con particolare attenzione allo stile di abitazione collettiva mediante lo sfruttamento di ampie zone condominiali da gestire in modo da soddisfare le esigenze di tutta la comunità. In tali spazi comuni si possono coltivare hobby e sport, ci si relaziona con gli altri vicini di casa, viene solitamente gestito uno spazio gioco per i bambini, ci si rilassa mediante un bagno in piscina, senza trascurare alcuni temi importanti quali la bioedilizia e l’ architettura sostenibile.

Per aderire a tale progetto il primo step è l’ iscrizione a pagamento ad un’ associazione o società di consulenza, che ha il duplice compito di reperire opportunità immobiliari valide sul mercato (ad esempio le riconversioni di ex stabilimenti industriali mediante la creazione di loft abitativi) e di proporre tali operazioni ai clienti e / o associati (gli esperti di tale realtà ci informano essere migliaia i nominativi dei potenziali acquirenti disponibili a valutare una soluzione cohousing). C’ è un tempo tecnico per aderire o meno alla proposta. In caso affermativo (impegnandosi nero su bianco ad acquistare l’ edificato), si potrà poi intervenire fattivamente sul progetto richiedendo che gli spazi comuni vengano adibiti in un modo piuttosto che in altro.

Compito essenziale del promotore dell’ iniziativa è poi quello di fare socializzare maggiormente i futuri condomini, di incentivare una politica basata sull’ utilizzo comunitario degli spazi per ottimizzare i costi di gestione di ciascuna abitazione. Spesso i cohousers dispongono di un mezzo di trasporto comune che costa sensibilmente meno di una seconda macchina per famiglia. Non è raro poi che la comunità gestisca la spesa in maniera collettiva e preveda pasti per tutti i residenti, e che una parte degli spazi condivisi venga utilizzato come palestra, asilo condominiale o lavanderia collettiva.

Un MLS italiano approda in Spagna: Replat inaugura la propria sede a Barcellona

 Con 318 agenzie immobiliari Aderenti alla piattaforma in territorio iberico, l’ azienda guidata dal CEO Vincenzo Vivo si stabilisce anche in Catalogna affidando il Master per lo sviluppo e la gestione della propria rete in Spagna a MLS REplat Ibérica s.a, società guidata dalla grande esperienza internazionale di Aniello D’ Angelo, in Spagna dal 1994 con incarichi nel settore del real estate. E già si pensa ad aprire una sede distaccata a Madrid.

REplat S.p.A. ha aperto una propria sede operativa a Barcellona. È avvenuto il 27 marzo scorso, in concomitanza col primo svolgimento in Spagna del Comitato REplat Europe in cui i soci hanno fatto il punto della situazione sulla diffusione internazionale della piattaforma Multiple Listing Service REplat. Si tratta della quarta sede dell’ azienda – la seconda all’ estero dopo quella inaugurata a Bucarest nel 2007 – che ha uffici a Roma (Direzione Generale), a Milano e, appunto, in Romania.

Ubicata in calle Mallorca n.279 pral 1-B, a due passi dalla centralissima Paseo de Gracia, la struttura catalana ospita lo staff e l’ area manageriale di MLS REplat Ibérica s.a., la società guidata dall’ esperienza internazionale nel real estate dell’ Amministratore Unico Aniello D’ Angelo che ha ottenuto il Master per lo sviluppo e la gestione del progetto REplat in esclusiva per la Spagna, dove ormai la comunità di agenti immobiliari che collaborano nella compravendita è divenuta piuttosto ampia.

La divisione iberica dell’ azienda guidata dal CEO Vincenzo Vivo, di cui la sede di calle Mallorca è una vera e propria Direzione Generale in attesa dell’ apertura della sede distaccata di Madrid, segue e supporta dal punto di vista tecnico 318 studi immobiliari situati soprattutto a Barcellona e nel territorio della Catalogna ma anche a Madrid, a Valencia, in Andalusia e nelle Isole Baleari. Il totale degli immobili spagnoli condivisi nel database di REplat è attualmente di circa 2.000 unità.

Effetti della rivalutazione dei beni immobili d’ impresa. Aspetti contabili: il saldo attivo

 La differenza tra il nuovo ed il precedente valore, a livello contabile, dà luogo ad un saldo attivo che, ai sensi dell’ art. 15, comma 18, del D.L. 185 / 2008 deve essere imputato a capitale o accantonato in una speciale riserva in sospensione d’ imposta (con la dicitura “riserva ex D.L. 185 / 2008”), escludendo così ogni diversa forma di utilizzazione o destinazione

Nell’ ipotesi in cui la rivalutazione venga effettuata solo ai fini civilistici, la C.M. 11 / E / 2009 precisa che il saldo attivo non costituisce riserva in sospensione d’ imposta, con la conseguenza che lo stesso verrà tassato solo in caso di distribuzione in capo ai soci.

Diversamente, il predetto saldo costituisce riserva in sospensione d’ imposta, nell’ ipotesi in cui il contribuente abbia optato per dare rilievo anche fiscale alla rivalutazione, mediante il pagamento dell’ imposta sostitutiva.

In tal caso, come ribadito nella C.M. 11 / E/2009, in base all’ art. 13, comma 3, della Legge 342 / 2000, qualora il saldo attivo risultante dalla rivalutazione venga attribuito ai soci, lo stesso, aumentato dell’ imposta sostitutiva, concorre a formare il reddito imponibile della società che ha eseguito la rivalutazione, partecipando così alla formazione del reddito imponibile.

Evento. Ceramic Tiles of Italy verso “Aia 2009”. Seminario accreditato LU sulle facciate ventilate in ceramica e su nuovi prodotti all’ avanguardia

 Meno di una settimana dopo Coverings, Confindustria Ceramica e l’ ICE si sono trasferiti al Moscone Convention Center a San Francisco, California, in occasione dell’ AIA National Convention and Design Exposition, che ha avuto luogo dal 30 aprile al 2 maggio. Il tema dell’ edizione 2009 è “Il potere della diversità: la pratica in un mondo complesso”.

Lo stand e la conferenza di Ceramic Tiles of Italy sono stati organizzati e strutturati in modo da rispecchiare questo messaggio omnicomprensivo. Presso lo stand istituzionale, progettato dagli architetti italiani Dante Donegani e Giovanni Lauda dello studio D&L, sono state esposte varie collezioni ceramiche originali ed innovative, dall’ high tech al fatto a mano, proposte dai produttori leader del mercato italiano. E non è tutto: Ceramic Tiles of Italy ha inaugurato la manifestazione fieristica con un seminario di Continuing Education.

Quando si tratta di trasmettere un messaggio, gli italiani non perdono tempo. Prima ancora di entrare nell’ area espositiva, i visitatori dell’ AIA hanno avuto l’ opportunità di partecipare alla sessione organizzata da Ceramic Tiles of Italy e accreditata LU dal titolo L’ ascesa delle facciate ventilate in ceramica“.

Concorso Design Plus, Salone ISH a Francoforte. Roca riceve il premio ISH 09 Design Plus per il suo design innovativo ed ecosostenibile

 Il premio Design Plus viene assegnato ai design più innovativi che sono allo stesso tempo ecocompatibili. Roca, leader mondiale nel design di soluzioni per arredo bagno, ha ricevuto il premio internazionale Design Plus, assegnato alla società durante il salone ISH a Francoforte.

Il concorso Design Plus si tiene ogni due anni e fa parte del salone internazionale ISH, sotto l’egida del Consiglio del Design e dell’Associazione della Camera di Commercio Tedesca. Una giuria internazionale composta da figure chiave del mondo del design ha il compito di assegnare i premi ai prodotti presentati dagli espositori, che si distaccano dagli altri in termini di innovazione e sostenibilità e che forniscono soluzioni in grado di soddisfare le necessità del consumatore. Quest’ anno il vincitore del premio è il W+W di Roca (Water+Lavabo).

W+W non è solo design e innovazione, ma anche un modo per risparmiare acqua e proteggere l’ ambiente. L’ unione di lavabo e water in un singolo elemento permette l’ utilizzo della tecnologia di Roca Riutilizzo dell’ acqua. Grazie a questo sistema, il consumo di acqua può essere ridotto del 25%. La nuova tecnologia proposta da Roca riutilizza l’ acqua del lavabo per riempire la cisterna del water. Un sistema di pulizia automatico permette di prevenire la formazione di batteri nell’ acqua e i cattivi odori.

Grazie al grande impegno nel design, nella ricerca, nell’ ambiente, Roca ha creato un prodotto unico che combina la funzionalità con il risparmio di acqua, e consolida la leadership mondiale del marchio nelle soluzioni per arredo bagno. Il risultato è W+W.