Intervistato dalla RAI Tgr Lombardia il Presidente di Assoedilizia avv. Achille Colombo Clerici ha contestato i dati sull’ incremento dell’ importo delle locazioni forniti dal Sindacato inquilini che parlano di punte, a Milano, del 145%. Nel decennio 1998 – 2007 l’ incremento medio è stato del 40% nel centro e del 30% nelle zone periferiche e semicentrali.
“Pur riconoscendo l’ esistenza di un problema reale, cioè la difficoltà di una ampia fascia di popolazione di accedere al mercato dell’ affitto – afferma Colombo Clerici – da rilevazioni documentate (basate cioè sui canoni risultanti da contratti regolarmente registrati) relative all’ andamento a Milano dei canoni di mercato della locazione abitativa nel decennio 1998-2007 risulta che, se viene assunto come indicatore il canone dei nuovi contratti di locazione per unità abitative libere, l’ incremento nel periodo in esame è stato mediamente del 30 – 40% in centro città e di meno del 30% nelle periferie: quindi di poco superiore all’ inflazione.
Mese: Febbraio 2009
Mercato immobiliare: i mutui in Lombardia
Il mercato dei prestiti per l’ acquisto delle abitazioni destinato a famiglie consumatrici in Lombardia fa segnare nel secondo trimestre 2008 un ulteriore calo (-8%) rispetto al terzo trimestre del
Ristrutturazione: i benefici fiscali
Per gli edifici completamente ristrutturati da imprese valgono le regole generali, però i lavori devono essere terminati entro l’ anno di competenza dell’ agevolazione, perciò tutti gli anni dal 2002 al 2011 sono validi; le spese detraibili sono pari a un quarto del prezzo dell’ unità immobiliare risultante nell’ atto pubblico di compravendita o di assegnazione (sempre nei limiti di spesa di 48 mila euro e di detrazione di 17.280 euro); non è necessaria la Comunicazione a Pescara; non sarebbe necessario il pagamento con bonifico (ma resta consigliabile).
Frimmoney Italia presenta Frimmoney Impresa
Il nuovo settore del franchising creditizio di Frimm Holding è dedicato ai finanziamenti alle imprese e andrà ad affiancare l’ ormai consolidato settore dei Mutui Retail. Affidato a Roberto Matetich, già Responsabile FRIMMONEY per l’ area Piemonte – Liguria – Val d’Aosta, il progetto prevede, nel corso di 5 anni (2009 – 2013), la creazione di una rete di 100 uffici Affiliati specializzati nel settore Corporate. Al raggiungimento dei 50 affiliati, si procederà alla costituzione di una newco.
Gli Affiliati Impresa, selezionati anche all’ interno dello stesso network FRIMMONEY da un apposito comitato formato da 3 membri, forniranno servizi immobiliari, finanziari e assicurativi alle imprese e ai possessori di partita iva e diverranno, quindi, i punti di riferimento per le agenzie creditizie e i Franchisee meno esperti del Gruppo che intendono comunque ampliare la loro offerta sul nuovo comparto. Inoltre, lavoreranno con primari Istituti di Credito già convenzionati con FRIMMONEY che hanno già garantito il supporto al settore Impresa.
I mutui in Italia: il mercato nel terzo trimestre 2008
A livello internazionale il terzo trimestre 2008 è stato caratterizzato da diverse flessioni degli indici borsistici, dal fallimento della Lehman Brothers (15 settembre) e dalla trasformazione delle banche d’ affari Goldman Sachs e Morgan Stanley in banche commerciali. In questo scenario si colloca il credito ipotecario destinato alle famiglie italiane per l’ acquisto di abitazioni. Il volume di erogazioni è in flessione rispetto allo stesso trimestre del 2007 (in base al bollettino della Banca d’ Italia del 22-01-2009), pari a 12,6 miliardi di Euro con una differenza negativa di -1,4 miliardi di euro, che in termini percentuali (-10,11%) conferma il momento non positivo del mercato (il dato dei volumi erogati include anche i mutui di sostituzione). Considerando, però, il volume delle erogazioni dei primi 9 mesi del 2008 si registra una variazione percentuale rispetto allo stesso periodo del 2007 che ammonta invece a -6,9%.
Ristrutturazione e Fisco: le regole per le agevolazioni principali
Aggiornamento sulle principali agevolazioni al recupero degli immobili previste dalle norme nazionali e relative regole.
Bonifico e tempi. Si ha diritto allo “sconto fiscale” per l’ anno in cui si è pagata la spesa con apposito bonifico bancario o postale, privato o condominiale. Il bonifico non è necessario per :
– i pagamenti effettuati effettuati ad amministrazioni pubbliche: per esempio gli oneri di urbanizzazione relativi alle opere eseguite, l’ imposta di bollo e i diritti pagati per i permessi di costruire, le denunce di inizio attività, le eventuali autorizzazioni;
– le ritenute di acconto operate sui compensi dei professionisti. Esse non risulteranno nel bonifico, ma saranno riportate solo sulla fattura;
– le spese sostenute per il personale dall’ imprenditore edile che fa un intervento a casa propria;
– le detrazioni sugli acquisti di case da imprese che hanno interamente ristrutturato il palazzo.
Bonus fiscale 20% su mobili ed elettrodomestici: come beneficiarne
Introdotta una nuova detrazione sull’ acquisto di mobili ed elettrodomestici ad alta efficienza energetica, Tv e computer, applicabile però solo a chi ha chiesto o chiederà lo sconto fiscale del 36% sulle opere di ristrutturazione del proprio appartamento o della propria villetta. Essa è valida per gli acquisti effettuati dal 7 febbraio fino al 31 dicembre 2009. Viceversa le opere di recupero debbono essere state iniziate e pagate (con l’ apposito bonifico) dopo il primo luglio 2008.
La detrazione si godrà in 5 rate annuali di uguale importo. La prima rata si sconterà dalle imposte al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi, l’ anno successivo a quando si è sopportata la spesa. La spesa massima è di 10 mila euro, pari a uno sconto fiscale di 2.000 euro al massimo (il 20% di 10.000), da spartire tra tutti gli aventi diritto che sostengano la spesa.
Recupero: una per una, le principali agevolazioni
Elenchiamo qui di seguito le regole di tutte le principale agevolazioni al recupero previste dalle norme nazionali: detrazione fiscale del 36%; Iva agevolata al 10%; detrazione fiscale del 55% sul risparmio energetico; conto energia per il fotovoltaico; acquisto di televisori digitali; sostituzione di frigoriferi e congelatori.
Abbiamo tralasciato di elencare le agevolazioni previste per le fonti rinnovabili di energia diverse dal fotovoltaico (meccanismo dei certificati verdi – tariffe omnicomprensive). Non sono qui non sono nemmeno menzionate alcune agevolazioni previste a livello statale ma erogate dalle Regioni, come quella sull’ abbattimento delle barriere architettoniche a favore dei disabili o quella della bonifica dell’ amianto. Inoltre ulteriori contributi a particolari opere possono essere previsti dagli Enti Locali (Regioni, Province, Comuni, Comunità Montane) e, periodicamente, rese disponibili attraverso bandi.
Decreto incentivi: rivalutazione beni d’ impresa
Misure fiscali. Sono ridotte al 3% le aliquote dell’ imposta sostitutiva per la rivalutazione dei beni immobili d’ impresa e per gli immobili ammortizzabili ed all’ 1,5% per quelli non ammortizzabili. Queste le principali misure fiscali per il settore delle costruzioni contenute nel Decreto Legge 10 febbraio 2009, n.5, recante “Misure urgenti a sostegno dei settori industriali in crisi”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.34 dell’ 11 febbraio 2009 ed entrato in vigore alla medesima data.
Risparmio energetico: permesso di costruire solo con rinnovabili, dal 2010
Più lontana in Italia l’ efficienza energetica in edilizia, in controtendenza rispetto all’ Unione Europea. L’ articolo 29, comma 1- octies, del disegno di legge di conversione del DL n. 207 del 30 dicembre 2008 Milleproroghe, differisce al 1° gennaio 2010 la scadenza del 1° gennaio 2009 entro la quale i regolamenti edilizi comunali avrebbero dovuto vincolare il rilascio del permesso di costruire, per gli edifici di nuova costruzione, all’ installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
Il termine del 1° gennaio 2009 – spiega la relazione del Servizio Studi della Camera – è previsto dall’ art. 4, comma 1-bis del DPR 380/2001 (Testo Unico Edilizia), come sostituito dal comma 289 dell’ art. 1, della Legge 244/2007 (Finanziaria 2008), che prevede che, per gli edifici di nuova costruzione, il permesso di costruire venga rilasciato a condizione che siano installati impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili in modo da garantire una produzione energetica di almeno 1 kW per ciascuna unità abitativa e di almeno 5 kW per i fabbricati industriali di superficie non inferiore a 100 mq.
Mercato immobiliare. Il loft: domanda in calo
Anche il segmento dei loft sta subendo un calo della domanda, in questo periodo di generale contrazione del mercato immobiliare. Gli acquirenti di questo tipo di immobili sono per la maggior parte professionisti, in genere architetti, che lo utilizzano sia come ufficio che come abitazione, single e giovani coppie con una certa disponibilità di spesa. Ci troviamo quindi di fronte ad un mercato abbastanza di nicchia, di amatori del genere. L’ acquirente di un loft preferisce quasi sempre l’ utilizzo diretto, attratto soprattutto dagli spazi ampi che, in questo tipo di abitazione, sono destinati alla zona giorno e al bagno. In particolare in questo periodo sono penalizzati i loft accatastati come C3, che non hanno subito il cambio di destinazione d’ uso, ed anche i tagli più piccoli che arrivano al massimo a 150 mq.
Locazioni: più case in affitto al nord
Secondo Idealista.it il mercato degli affitti potrebbe essere un ottimo strumento di flessibilità in mano alle famiglie per far fronte all’ instabilità economica e alla crisi dei consumi. Potrebbe, inoltre, spingere fuori casa i cosiddetti “bamboccioni” e fare da ombrello per le categorie colpite dalla crisi: giovani precari, giovani coppie ed extracomunitari. Tuttavia, nel corso del 2008 il segmento delle locazioni non ha brillato per vitalità. La domanda è scoraggiata da una un’ offerta ridotta – secondo il Censis solo il 19% del patrimonio immobiliare del nostro paese è in locazione contro il 40% circa di Paesi come Francia, Austria, Olanda, Danimarca – a prezzi spesso proibitivi. La mancanza di incisive politiche abitative da parte dello Stato in tema di edilizia popolare ha fatto il resto, con la conseguenza di canoni pressoché raddoppiati nel nostro paese in soli 7 anni.