Le richieste dell’Anci al nuovo Governo

 Ici e federalismo fiscale, riforme istituzionali, sicurezza, investimenti pubblici e welfare i quattro punti dell’agenda

(regioni.it) “Ici e federalismo fiscale, riforme istituzionali, sicurezza, investimenti pubblici e welfare: sono questi i quattro punti dell’agenda” che l’Anci – come sottolinea un comunicato dell’Associazione – intende sottoporre all’attenzione del nuovo Governo, in un incontro che chiedono si svolga prima della convocazione del primo Consiglio dei Ministri. E’ quanto ha affermato il sindaco di Firenze e presidente dell’Anci, Leonardo Domenici, aprendo i lavori del Comitato direttivo Anci che si è svolto stamattina presso la sede nazionale dell’associazione e che si è concluso con l’approvazione di un Ordine del Giorno.
Domenici ha ribadito la disponibilità dell’Anci ad avviare un confronto costruttivo per “dare vita ad una sorta di patto interistituzionale, partendo dalle quattro questioni ritenute più urgenti e che saranno messe a punto in una conferenza programmatica che si svolgerà a Roma nel prossimo mese di giugno.

Provincia di Milano: progetti per l’abitare

 Il Contratto di Città deve proporre un programma di intervento che affronta i seguenti aspetti singolarmente o variamente combinabili tra loro: interventi combinati per l’abitare integrato Sostenere iniziative orientate a superare la monofunzionalità dei comparti urbani (in particolare nei casi di nuova edificazione) utilizzando la dimensione residenziale come opportunità per intercettare altri tipi di esigenze e di sollecitazioni iniziando da quelle che provengono dall’intorno e dal contesto territoriale. Non si tratta solo di ricercare un’ integrazione tra funzioni diverse, ma anche di favorire una molteplicità di pratiche d’uso dei nuovi insediamenti, di moltiplicare il campo degli interessi e di arricchire il sistema delle opportunità per diversi gruppi sociali. Si tratta da un lato di moltiplicare l’offerta di edilizia in affitto a canone moderato entro i piani integrati di ristrutturazione urbanistica (in aree già urbanizzate, con densità crescenti in rapporto all’accessibilità su trasporto collettivo) e con una quota fissa, come nell’esperienza francese e spagnola, più che con una politica settoriale su nuove aree da urbanizzare; dall’altro, di creare, entro questi interventi integrati, dei servizi locali o sovralocali pubblici e di consumo che favoriscano lo scambio con il tessuto circostante e lontano, e la relazione tra popolazioni differenti. In entrambi i casi l’azione della Provincia può essere solo indiretta: di stimolo ed eventualmente di premialità per i comuni che prevedano nei propri PGT una quota minima di edilizia in affitto nei piani attuativi, di stimolo perché la regione preveda una norma come quelle spagnole e francesi nella LR 12. Forme di partenariato tra pubblico e privato per l’abitare sociale.

Milano: la valorizzazione immobiliare senza piu ostacoli

 L’assessore Verga: “Piena operatività del fondo del Comune di Milano. Tar respinge richiesta di sospensiva”. “Con la sottoscrizione dell’atto di avveramento della condizione sospensiva, i contratti di apporto e di compravendita degli immobili inseriti nel piano di valorizzazione del patrimonio comunale saranno a tutti gli effetti operativi”. Lo ha annunciato l’assessore alla Casa Gianni Verga a seguito della sottoscrizione dell’atto, avvenuta nei giorni scorsi, tra Comune di Milano, Bnl Fondi immobiliari Sgr e Unicredit banca d’impresa. “Il soggetto finanziatore selezionato dalla Sgr, ha spiegato Verga, erogherà al fondo il finanziamento necessario per pagare al Comune di Milano il prezzo di compravendita del portafoglio immobiliare oggetto dell’operazione. Si completa in questo modo la fase di trasferimento degli immobili da valorizzare e si dà avvio alla piena operatività del fondo istituito dal Comune e da Bnl fondi immobiliari”. “Nell’arco di pochi mesi, ha concluso l’assessore, la Sgr dovrà mettere a punto, e condividere con il Comune, la strategia di valorizzazione del patrimonio e presentarla ai potenziali investitori per il collocamento delle quote del fondo detenute da Palazzo Marino. Tutto ciò è stato possibile perché il Tar ha respinto la richiesta di sospensiva sulla delibera di valorizzazione”. Il Tar ha infatti motivato il suo giudizio, esprimendo di fatto un parere positivo sul provvedimento. In particolare: il riferimento agli alloggi quale oggetto del piano di vendita non esclude la cessione in blocco dei medesimi essendo quest’ultima la modalità più idonea per attuare un programma di alienazione; sono consentite forme flessibili di alienazione del patrimonio immobiliare degli Enti locali, anche in deroga al regolamento statale di contabilità pubblica, purché siano rispettati i relativi principi, nonché la trasparenza e la pubblicità delle relative procedure.

La provincia di Reggio Emilia a favore di 2 milioni di emiliani. Accordo in quattro Modena, Parma, Piacenza e Reggio per migliorare la politica abitativa

 Razionalizzare i servizi e le attività fra le Acer, ottimizzare e valorizzare l’organizzazione e le professionalità, mettere in pratica economie di scala che permettano di migliorare i livelli di efficienza, efficacia e qualità dei servizi, promuovere le politiche per la casa secondo criteri di sostenibilità sociale, economica e ambientale. Questi gli obiettivi del Protocollo d’intesa firmato il 23 aprile, nella Sala del Consiglio provinciale alla presenza di Enrico Cocchi – direttore generale dell’Assessorato regionale alla Programmazione e sviluppo territoriale – dai rappresentanti delle Province di Modena, Parma, Piacenza e Reggio Emilia, e dai presidenti delle Acer di Modena, Vito Tedeschini, di Parma, Romano Vitali, di Piacenza, Flavio Antelmi, e di Reggio Emilia, Marco Corradi. Un patto a quattro a favore di nuove e più efficaci politiche per la casa in grado di venire incontro alle esigenze di quasi 2 milioni di emiliani. “Si tratta di una iniziativa importante in particolare perché coinvolge quasi la metà della popolazione regionale, l’intera Emilia Ovest, ovvero uno dei distretti socio-economici più competitivi in Europa con indicatori-record per occupazione, numero di imprese, valore aggiunto, brevetti – ha spiegato Marcello Stecco, assessore provinciale alla Solidarietà di Reggio Emilia – Il Protocollo punta non solo a sostenere la qualità della vita dei cittadini e la coesione-sicurezza sociale, ma anche la competitività di questa area vasta in tempi di forte globalizzazione”.

Sardegna: prima casa la regione offre contributi sino a 25mila euro a fondo perduto

 La Giunta ha deliberato un finanziamento di 25 milioni di euro per promuovere l’accesso alla proprietà della prima casa di civile abitazione. La selezione delle famiglie aventi diritto avverrà attraverso un bando pubblico caratterizzato dall’assoluta semplificazione amministrativa. La Giunta ha previsto un finanziamento di 25 milioni di euro per promuovere l’accesso alla proprietà della prima casa di civile abitazione, attraverso la concessione di un contributo di 25mila euro a fondo perduto per ciascun nucleo familiare che sarà prescelto dal Servizio di Edilizia residenziale attraverso un bando pubblico caratterizzato dall’assoluta semplificazione amministrativa. Dalla data di pubblicazione del provvedimento sul Buras, gli interessati dovranno presentare domanda alla Regione 90 giorni. L’intervento prevede la costruzione in proprio, recupero in proprio, acquisto con o senza recupero. Sarà data la priorità al recupero e all’acquisto del patrimonio edilizio esistente, nel rispetto del territorio e dell’ambiente. Le famiglie considerate a maggior tutela sono le coppie di nuova formazione, le famiglie costituite da genitori soli con uno o più figli a carico, i nuclei familiari in cui uno o più componenti si trovino in situazione di disabilità grave.

Bonus prima casa, rileva solo la residenza anagrafica

 Il tenore letterale della disposizione in tema di agevolazioni per l’acquisto della “prima casa” (contenuta nell’articolo 2 del Dl 12/1985) induce a ritenere insufficiente la circostanza che l’acquirente abbia trasferito la propria residenza nell’immobile acquistato laddove detta modificazione non sia recepita presso l’ufficio dell’anagrafe. Conseguentemente, è irrilevante alla data dell’acquisto la residenza di fatto difforme da quella risultante dall’esame delle iscrizioni all’anagrafe della popolazione residente. E’ quanto deciso dalla Cassazione, sentenza n. 9949 del 16 aprile 2008, i cui giudici hanno, in sintesi, chiarito che, ai fini dell’agevolazione in questione, la residenza anagrafica è prevalente rispetto a quella di fatto. Il fatto: la controversia era sorta in seguito a un avviso di liquidazione con cui l’ufficio comunicava a una coppia di coniugi la decadenza dalle agevolazioni “prima casa”, previste in materia di imposta di registro, sulla scorta della considerazione che gli stessi, alla data della compravendita, non avevano la residenza nel Comune in cui era ubicato l’immobile rispetto al quale intendevano beneficiare del regime agevolato.

Vicenza: dal 5 maggio ritorna Fiscoinsieme – novità ICI 2008

 In vista della prima scadenza del pagamento ICI (16 giugno: acconto o soluzione unica) il settore servizio delle entrate si sta organizzando per dare informazioni e assistenza ai cittadini sulle novità fiscali del 2008. Tali novità potrebbero subire variazioni anche consistenti in seguito a provvedimenti che potrebbero essere assunti dal nuovo Governo. Data però l’imminenza della scadenza del 16 giugno, notizie dettagliate sono già state pubblicate sul sito internet del Comune. Inoltre, dal 5 maggio al 16 giugno, una speciale “task force” di funzionari comunali e dell’Agenzia delle entrate darà vita a ”Fiscoinsieme”, l’iniziativa di supporto al contribuente per informazioni sulle tasse e sulla compilazione dei modelli UNICO e per le visure catastali. Quest’anno Fiscoinsieme sarà allestito nei locali dell’assessorato alle finanze, in piazzetta san Biagio 1, dal 5 maggio al 16 giugno, da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 12. Al primo piano ci sarà uno sportello per le visure catastali relative non solo alla provincia di Vicenza, ma all’intero territorio nazionale. (Il servizio è gratuito).Sempre al primo piano ci sarà un funzionario dell’Agenzia delle entrate che darà informazioni dettagliate sulla compilazione del modello UNICO e, in generale, sulle problematiche legate alle imposte sui redditi.
Nella stessa sede anche il personale dell’ufficio ICI sarà a disposizione dei contribuenti da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 12; inoltre nel periodo più “caldo”, cioè quello dal 3 giugno al 12 giugno, amplierà il proprio orario di sportello anche al martedì e giovedì pomeriggio, dalle ore 15,30 alle ore 18. Anche quest’anno, inoltre, in previsione della scadenza dell’acconto ICI 2008, i contribuenti vicentini riceveranno una brochure informativa. La maggior parte dei contribuenti riceverà documentazione specifica (bollettini e schede immobiliari) per semplificare, per quanto possibile, l’adempimento degli obblighi relativi all’ICI, mentre un’altra parte dei contribuenti riceverà solo la brochure informativa necessaria per pagare l’ICI.

Piacenza: riduzioni dell’Ici per chi risparmia energia

 Al via l’attuazione del Piano energetico comunale che prevede una riduzione dell’Ici per chi installa fonti rinnovabili o attua interventi per il risparmio energetico della propria casa. Il Comune di Piacenza ha dato il via all’attuazione del Piano Energetico Comunale, approvato a marzo 2008, con un primo importante provvedimento che prevede la riduzione dell’Ici per chi installa fonti rinnovabili o attua interventi per il conseguimento di un significativo risparmio energetico nella propria abitazione. Con la deliberazione del Consiglio Comunale n. 31, in data 07/02/2008 sono state approvate le nuove aliquote per l’anno 2008; in particolare è stata fissata un’aliquota ridotta al 4,00‰ per i proprietari di fabbricati adibiti ad abitazione principale che abbiano sostenuto spese per interventi finalizzati al risparmio energetico o utilizzo di fonti rinnovabili. I requisiti necessari per ottenere l’agevolazione sono i seguenti: a) spese sostenute nel corso del 2008, documentate e al netto di contributi a fondo perduto ricevuto o attesi; b) importo minimo spese sostenute al netto di contributi pari a € 10.000. L’agevolazione è valida per gli anni 2008, 2009, 2010.

Bonus ristrutturazioni: abitazione e pertinenze unite anche se separate al catasto

 Per i lavori di ristrutturazione edilizia eseguiti sia su un’abitazione che sulla relativa pertinenza, anche se accatastate separatamente, spetta un unico limite massimo di spesa di 48mila euro su cui calcolare la detrazione Irpef del 36 per cento. Ciò è valido anche per le spese effettuate dal 1° gennaio 2007, perché la norma, introdotta dal Dl n. 223/2006, è stata prorogata fino al 2007 dalla Finanziaria dello scorso anno e per il triennio 2008-2010 dall’ultima Finanziaria. E’ quanto precisato dalla risoluzione n. 181/E del 29 aprile 2008. In questo modo l’agenzia delle Entrate esprime un parere negativo sull’istanza di un contribuente che, avendo effettuato lavori di ristrutturazione su due unità abitative e sulle due relative pertinenze, accatastate distintamente, chiedeva di poter usufruire del limite di spesa di 48mila euro per ciascuna delle unità oggetto di lavori, iniziati nel dicembre 2006, e proseguiti nel corso del 2007 e del 2008.

Domenici: Non siano i comuni a “pagare” la riduzione Ici

 (regioni.it) “I Comuni non devono subire effetti negativi dalla riduzione dell’Ici sulla prima casa” Questo in estrema sintesi il commento del presidente dell’Anci, Leonardo Domenici alla fine dell’incontro con una rappresentanza della neo maggioranza guidata da Giulio Tremonti. “Inoltre abbiamo chiesto che il federalismo fiscale sia una priroità”. L’incontro e’ stato anche l’occasione per ritornare sulle misure adottate con le leggi Finanziarie degli anni precedenti in materia di Ici che hanno provocato effetti negativi, non ancora risolti, sui bilanci dei Comuni.