Piano casa Valle d’ Aosta. Norme regionali (Legge 4 agosto 2009 (?), Legge n. 18 del 17 – 06 – 2009)

 In sintesi, consentiti ampliamenti volumetrici per varie tipologie di edifici con diverse destinazioni d’ uso, esclusi dalle deroghe le aree di inedificabilità assoluta, gli edifici abusivi e quelli sottoposti a particolari vincoli, nessun limite di tempo per l’ applicabilità della legge, aumento fino al 35% per sostituzione edilizia a condizione che si utilizzino criteri e tecniche di edilizia sostenibile, fonti di energia rinnovabile o misure di risparmio delle risorse energetiche o idriche.

In dettaglio

1. Tipologie di immobili. Unità immobiliari con titolo abilitativo edilizio al 31 dicembre 2008. Per le residenze degli agricoltori, l’ ampliamento deve, in ogni caso, garantire il rispetto degli standard costruttivi e dei parametri per il dimensionamento dei fabbricati rurali definiti dalla Giunta.

2. Zone escluse. Immobili definiti di pregio dal Prg solo con assenso delle strutture regionali competenti in materia di beni culturali e di tutela del paesaggio. Possibile l’ agevolazione volumetrica anche in zone inedificabili, a parco, tutelate, vincolo di qualsiasi tipo, ma seguendo le norme regolatrici. Vietati gli interventi nei centri storici, ma solo se non è stata fatta la classificazione prevista dall’ articolo 52 della l.r. 11 / 1998 (che prevede gli interventi ammessi). Esclusi gli immobili con vincolo storico – architettonico e quelli monumentali. Per i beni vincolati paesaggisticamente verifica della Regione entro 90 giorni dalla richiesta.

3. Termini presentazione richiesta di assenso. Non si tratta di una legge straordinaria, ma di un regime. Pertanto non esistono termini.

4. Incrementi volumetrici. Massimo il 20% del volumi.

4.1 Risparmio energetico. Devono essere garantite le prestazioni energetiche e igienico – sanitarie preesistenti.

Confedilizia: da ieri in vigore il decreto sugli ascensori: 6 miliardi di euro il costo per i proprietari di casa

 Entrato in vigore ieri, 1 settembre, il Decreto del Ministero dello sviluppo economico 23 luglio 2009 in materia di sicurezza degli ascensori. Lo comunica la Confedilizia, precisando che il provvedimento dispone – con diverse scadenze in relazione alla data di installazione dei singoli impianti – una verifica straordinaria, finalizzata alla realizzazione di un’ analisi delle situazioni di rischio, su tutti gli ascensori installati e messi in esercizio prima del 1999, disponendo inoltre la realizzazione dei “conseguenti interventi di adeguamento”, anche in questo caso con scadenze legate alla data di costruzione degli ascensori.

La Confedilizia ha assunto una posizione critica sul provvedimento in parola, motivata dal fatto che lo stesso impone ai proprietari di casa ingenti spese proprio in un momento di crisi economica che attanaglia da mesi le famiglie italiane. E ciò, prevedendo in capo a condòmini e proprietari di casa gravosi adempimenti non previsti da alcuna normativa cogente dell’ Unione europea.

Milano. Botteghe, negozi storici: incostituzionali i vincoli di destinazione d’ uso nel P.G.T. senza adeguati indennizzi ai proprietari degli immobili

 Dal Corriere della Sera del 27 agosto 2009: “Il Comune di Milano sta verificando se c’ è la possibilità di inserire nel P.G.T. (Piano di Governo del Territorio) vincoli di destinazione d’ uso per gli edifici che ospitano le botteghe storiche. Perché altro tipo di vincoli non ha funzionato: come quello della Sovrintendenza sugli arredi”.

Dichiarazione del presidente di Assoedilizia e vice presidente di Confedilizia Achille Colombo Clerici:
“Per affrontare compiutamente e con qualche probabilità di buon esito il problema dei negozi storici occorre avere presenti i termini della questione: interessi in gioco e dinamiche in grado di generare il fenomeno.

Gli interessi sono di tre ordini:
-A) quello collettivo – pubblico al mantenimento nella città di attività commerciali affascinanti e qualificanti sul piano culturale e storico. Chi non ricorda i casi emblematici della nostra Milano? Il vecchio carbonaio in Via S. Maurilio, la bottega di cordami e granaglie in piazza S. Stefano. E le mercerie oggi pressoché scomparse.

-B) quello degli esercenti le attività, che si trovano di fronte al dilemma di accettare buonuscite milionarie in euro (non previste da alcuna legge, ma che sono di prassi diffusissima nel settore) e di andarsene piantando baracca e burattini ovvero di tirare a campare continuando attività spesse volte antieconomiche.

-C) quello dei proprietari locatori dell’ immobile
che non devono e non possono subire vincoli autoritativi preordinati al mantenimento di attività che, se non sono convenienti per chi già le esercita, non si capisce come possano risultare tali per chi eventualmente subentra nella loro gestione.

Eventi. Enerpoint in prima linea per comunicare il solare

 Salone Internazionale PV Rome Mediterranean 2009
30 settembre – 2 ottobre

Pad. 5 – Stand B2 / C1

24^ Conferenza PV Sec di Amburgo
21 – 24 settembre
Hall B4G – Stand 17

A settembre Enerpoint parteciperà a due eventi cardine del settore fotovoltaico per promuovere il valore e i vantaggi della tecnologia solare. Autunno caldo per Enerpoint, azienda di punta nella distribuzione di moduli fotovoltaici e nella realizzazione di impianti chiavi in mano, che a settembre punterà a raggiungere anche gli operatori del promettente mercato mediterraneo e del solido panorama tedesco partecipando a due eventi imperdibili per i professionisti del solare: il Salone Internazionale PV Rome Mediterranean 2009 (30 settembre – 2 ottobre) e la 24^ Conferenza PV Sec di Amburgo (21 – 24 settembre).

L’ evento romano, giunto alla sua terza edizione, è inserito all’ interno di ZEROEMISSION ROME 2009, la kermesse internazionale dedicata alle energie rinnovabili. La partecipazione al PV Rome Mediterranean 2009 è per Enerpoint un’ importante occasione per promuovere le tecnologie fotovoltaiche anche nelle regioni italiane del centro – sud e nel bacino del Mediterraneo.

Enerpoint sarà presente alla fiera con un suo stand (Pad. 5 – Stand B2 / C1) per presentare i prodotti commercializzati: i moduli fotovoltaici SHARP, SCHOTT Solar, REC e gli inverter Fronius e Power One, prodotti di qualità realizzati da produttori seri ed affidabili.

Consapevole della grossa opportunità che il fotovoltaico può creare nell’ area mediterranea, Enerpoint sarà a disposizione dei visitatori per fornire indicazioni utili sui prodotti e servizi offerti.

Publiredazionale. Lorenz presenta in anteprima “75 – Love Design” all’ edizione 2009 del Fuori Salone 75

 In occasione della Mostra Mercato dedicata al design organizzata da AIRC e ADI, in programma al PAC Padiglione d’ Arte Contemporanea di Milano dal 23 al 25 ottobre, Lorenz ha realizzato l’ edizione limitata 75 – Love Design per celebrare il 75° anniversario del celebre marchio italiano. Crediamo opportuno informare che la Mostra Mercato è un momento di incontro diverso con la solidarietà, un aiuto concreto dei migliori marchi del design e dei visitatori per la raccolta di fondi a favore della ricerca oncologica italiana.

In 75 – Love Design il percorso storico di Lorenz si rispecchia perfettamente nei valori etici e di condivisione sociale di AIRC e in quelli di progettazione ed innovazione di ADI.

La cassa è protagonista assoluta di questo prodotto, occupa la maggior parte della superficie frontale e racchiude, in una finestra, la corona di regolazione dell’ ora: il risultato è un frontale essenziale, memorabile e facilmente riconoscibile. Come il frontale di un’ automobile riassume in sé tutti i valori, la storia e l’ identità della marca.

In 75 – Love Design, la cassa assume un’ importanza maggiore rispetto agli orologi tradizionali, dove la faccia dell’ orologio è principalmente definita dal vetro. L’ ampia superficie vetrata, leggermente bombata, insieme alla grafica fine del quadrante, riprende alcuni elementi stilistici degli anni ’30. La morbidezza della forma trova ispirazione in alcune radio, nei telefoni in bachelite e nel disegno degli stessi orologi del tempo. Lo sviluppo verticale si ispira invece ad una caratteristica di molti dettagli di prodotto, come le griglie dei radiatori delle automobili o dei treni.

Regione Umbria. Piano casa, norme regionali (Legge 26 giugno 2009, n. 13, art. 31 – 38)

 L’ Umbria è la seconda in Italia, dopo la Toscana. Mantenendosi fedele all’ intesa firmata con il Governo consente ampliamenti su edifici residenziali uni o bifamiliari, o comunque anche condomini non oltre i 350 metri quadrati fino a un massimo del 20% di superficie utile coperta, e comunque non oltre i 70 metri quadrati. Restano fuori i centri storici.

Il calo dei prezzi al consumo rilevato dall’ Istat non comporta l’ aggiornamento dei contratti di locazione abitativa

 Per la prima volta con il segno meno la variazione dell’ indice dei prezzi al consumo. Ma la variazione negativa – rilevata dall’ Istat per il mese di luglio e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale – dell’ indice dei prezzi al consumo, pone un problema che non si era mai finora presentato, quantomeno dal secondo dopoguerra del secolo scorso in poi.

E cioè se, in relazione alle disposizioni riguardanti l’ aggiornamento annuale dei canoni di locazione, si debba procedere alla diminuzione degli stessi (quindi, nella gran parte dei casi e ove non sia stato validamente pattuito contrattualmente un aggiornamento al 100%) nella misura corrispondente al 75% dell’ indice negativo diffuso dall’ istituto di statistica.

È quanto segnala la Confedilizia, precisando che l’ Istat ha comunicato che la variazione annuale dell’ indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati senza tabacchi (quello che si utilizza per l’ aggiornamento dei contratti di locazione) è stata nel mese di luglio pari a -0,1%.

E negativa (anch’ essa nella misura dello 0,1%) è stata pure la variazione del cosiddetto indice armonizzato europeo, vale a dire dell’ indice dei prezzi al consumo per i Paesi dell’ Unione europea rilevato da Eurostat, utilizzabile con specifica clausola nei contratti di locazione abitativa.

L’ housing sociale in Europa

 Il tema dell’ alloggio sociale è caratterizzato dalla estrema diversità di soluzioni proposte a livello nazionale e regionale, sia per quanto riguarda la costruzione delle unità abitative sia per la loro assegnazione. La mancanza di una definizione comune di alloggio sociale e di un quadro legislativo comunitario in materia contribuisce a rendere ancora più difficile l’ identificazione di scenari comuni.

Soltanto l’ anno scorso il Parlamento europeo si è pronunciato sull’ argomento, richiamando la necessità di utilizzare in maniera più massiccia gli strumenti finanziari europei (come Jessica e Jeremie) per la costruzione di nuovi edifici e la riqualificazione delle aree in cui sono ospitati quelli esistenti.

La dimensione urbana del problema è senza dubbio uno dei pochi tratti comuni individuabili nei 27 Stati membri. Differenti invece le soluzioni di gestione del patrimonio abitativo sociale. Soltanto in Germania, Belgio, Danimarca, Finlandia, Ungheria, Slovacchia e Svezia sono delle società comunali ad occuparsi della costruzione degli alloggi mentre in altri paesi come Italia e Polonia permangono soluzioni locali su scala regionale.

Oltre alle imprese pubbliche, si registra la presenza di cooperative e associazioni non lucrative nella maggior parte dei paesi Ue, mentre tale soluzione non viene adottata in paesi come Bulgaria, Cipro, Romania e Malta. Il più alto numero di alloggi sociali in affitto in rapporto alla popolazione è presente in Danimarca e Austria (102 alloggi per ogni 1000 abitanti), mentre il numero più basso è registrato a Cipro (soltanto 9 su 1000 abitanti) e in Spagna (3 / 1000).

Le funzioni dell’ edilizia sociale e la generale sproporzione tra domanda e offerta di alloggi a basso prezzo sono però comuni a tutti i paesi. Problemi come il deficit di nuove costruzioni, l’ accesso maggiore a strutture di proprietà e l’ aumento generale dei prezzi degli affitti rappresentano i fattori che maggiormente concorrono all’ aumento di domanda di alloggio a basso costo, a cui si aggiungono tendenze sociali e demografiche comuni.

Se si considerano poi concause come l’ invecchiamento della popolazione, l’ incremento dei tassi di immigrazione, l’ aumento di famiglie monoparentali e la maggiore pressione sulle zone urbane più ricche è ancor più evidente quanto il problema dell’ alloggio sociale sia difficilmente risolvibile.

Casa e design. Il bagno: “arredarlo” con gusto, ma anche con un occhio al benessere

 Una volta il bagno era un piccolo locale che veniva chiamato servizio. Ora si parla di sala da bagno, la superficie media è aumentata di parecchi metri quadri ed i contenuti sono ora molto qualificati. Oggi prevalgono la tecnologia e il design. Oggi è possibile “arredare” la sala da bagno con gusto, ma anche con un occhio al benessere: vasche idromassaggio e cabine doccia multifunzione garantiscono oggi estetica e benessere fisico.

Kalì Metal Collection, la proposta raffinata e innovativa dai rivestimenti stupefacenti, è la nuova linea di vasche che riprende e continua lo stile di Kalì – Kolor.

BLU BLEU
Oro, bronzo, rame e corten sono i rivestimenti materici e luminosi che rendono queste vasche uniche e scintillanti. Le resine metalliche creano un gioco di contrasti tra la forza e la robustezza del metallo e la limpida leggerezza dell’ acqua: è così che due elementi contrapposti, la materia e il fluido, si ricongiungono in un intenso e misterioso abbraccio primordiale.

Le cinque finiture disponibili – corten nero, bronzo antico, rame, similoro light e similoro smooth – creano di fatto colpi di luce pieni di energia, che illuminano come diamanti l’ ambiente bagno in una cascata di faville. La vasca Kalì Metal di BLU BLEU è disponibile in quattro versioni: isola, penisola, angolo e nicchia. La pannellatura e i due poggiatesta sono rivestiti da una resina, materiale facile da lavare e resistente all’ acqua e all’ usura, contenente polvere di metallo; una lavorazione che consente di ottenere uno strato omogeneo che appare e si percepisce come metallo massiccio.

Per garantire il massimo del benessere sono disponibili il sistema Blu Air con 22 Air Jets e il Cromo Relax, l’ apposito e sicuro sistema d’ illuminazione interna che prevede la programmazione di quattro cicli cromatici diversi per sequenze di tinte e gradazione delle intensità.

Publiredazionale. Per chi al lavoro non rinuncia mai. Da settembre a dicembre 2009 l’ offerta Meeting ed Eventi al Monsignor della Casa Country Resort di Borgo San Lorenzo (FI)

 Nella terra dell’ arte senza tempo, tra antiche mura di pietra che diedero i natali all’ autore del Galateo Giovanni Della Casa, il Monsignor della Casa Country Resort (FI), tenuta di 200 ettari in pieno stile toscano, luogo di pace per rilassarsi e rigenerarsi, diventa contesto ideale di incontro per chi al lavoro non sa, o non può, rinunciare, ma che ama lavorare a contatto con ambienti dal fascino straordinario gustandosene la tranquillità, i colori e i profumi.

Il resort dispone infatti di 4 sale ideali per meeting e team building, proponendo per le occasioni speciali banchetti e cene di gala all’ interno della villa rinascimentale La Casa, circondata da un parco secolare di otto ettari e posta sotto il vincolo ambientale del Ministero dei Beni Culturali come area di particolare pregio paesaggistico .

E per i momenti di pausa, per rivitalizzare corpo e mente, in un ambiente elegante e ricercato, l’ hotel dispone di un centro benessere con palestra cardio – fitness, sauna, bagno turco e vasca Jacuzzi e propone trattamenti per viso e corpo per uomo e donna, con prodotti cosmetici esclusivi.

Piano casa in Toscana (Legge Toscana 8 maggio 2009, n. 24)

 Le opere ammesse riguardano l’ ampliamento del 20% della volumetria degli edifici residenziali mono – bifamiliari non superiore a 1000 metri cubi, per un incremento massimo di 200 metri cubi. Possibili anche demolizioni e ricostruzioni con ampliamento degli edifici residenziali entro il limite del 35%. Consentito l’ ampliamento fino al 20% della superficie utile lorda di ciascuna unità immobiliare non residenziale, per un massimo complessivo di 70 metri quadrati ad edificio e del 35%, a titolo straordinario, nei casi di demolizione e ricostruzione delle strutture.

Destinatari degli interventi le abitazioni mono e bifamiliari e i fabbricati destinati ad altro uso con superficie lorda utile non superiore a 350 metri quadri. Per gli aumenti sarà sufficiente la Dia, Dichiarazione di inizio attività, da presentare entro il 31 dicembre 2010. Per i cinque anni successivi alla comunicazione di fine lavori non potranno essere effettuate ulteriori modifiche. Alla data del 31 marzo 2009 gli immobili da ampliare devono risultare regolarmente accatastati e devono già essere state presentate le dichiarazioni di variazione.

Gli edifici devono essere situati in centri abitati e al di fuori di ambiti a pericolosità idraulica e geomorfologica elevata a meno che non siano presentate verifiche di sicurezza. È vietato intervenire su immobili posti all’ interno dei centri storici, di parchi o riserve, definiti di valore artistico, culturale o architettonico, o che hanno un vincolo di interesse storico. In questo caso si farà riferimento alla metratura originaria.

Tutelata anche l’ efficienza energetica. Per l’ ampliamento la climatizzazione invernale deve essere abbattuta di almeno il 20%. Per la demolizione e ricostruzione, l’ indice si alza al 50% mentre il raffrescamento estivo che deve essere inferiore a 30 Kw/h per metro quadro annuo.

In dettaglio:

1. Tipologie di immobili. Con SUL esistente il 31 marzo 2009. Tipologie monofamiliari o bifamiliare, senza limiti di ampiezza dell’ esistente. Negli altri casi la SUL massima deve essere di 350 mq. Sono equiparati agli edifici abitativi quelli rurali residenza dell’ imprenditore agricolo e dei familiari.

2. Zone escluse. Centri storici, parchi, riserve regionali e nazionali. Escluse le zone con pericolosità idraulica e geomorfologica molto elevata.

3. Termini presentazione richiesta di assenso. 31 dicembre 2010.

4. Incrementi volumetrici. Max 20% della SUL esistente al 31 marzo 2009 fino a un massimo di 70 mq lordi. Vanno computate nell’ incremento volumetrico le superfici utili condonate

Publiredazionale. “Barbicù” – AdiAlessi by Fochista, design Piero Lissoni, 2009

 A partire dalla fine degli anni ’90, Alessi ha avviato l’ importante attività di collaborazione con industrie operanti in ambiti produttivi lontani e diversi da quelli tipici dell’ industria di Crusinallo. Mettendo a disposizione di queste realtà le competenze di design management e di marketing della creatività, sono nati progetti innovativi, pensati per il pubblico evoluto del XXI secolo e caratterizzati da quel mix di eccentricità e stile, ludicità e cultura, ironia e eleganza che è il segno tipico degli oggetti Alessi.

Il barbecue
In questo ambito, il 2009 si apre con un nuovo progetto di licensing che si rivolge agli appassionati di cucina e di vita all’ aria aperta: il barbecue. Un tema come questo, già proposto sul mercato da molte aziende in svariate soluzioni, non poteva che essere sviluppato da Alessi in modo rivoluzionario.

Barbicù
Non è un semplice barbecue, ma un sistema barbecue, che fa della modularità la vera innovazione del settore. Barbicù è contemporaneamente portatile e da giardino. Può avere bracieri a gas o a carbonella. Può essere ingrandito a proprio piacimento e dotato di supporti, piani di lavoro e carrelli di servizio. Dotato di molti accessori in acciaio, legno e tessile, è venduto premontato e pronto all’ uso.

Il braciere nella versione portatile è dotato di propri piedini di appoggio. Si smontano in modo facile e veloce e il braciere è pronto per essere inserito all’interno del carrello di supporto. Si crea così uno spazio di lavoro molto funzionale per una cucina all’aperto di prima qualità, che accoglie numerosi accessori.